La chiesa di Sant'Alvise

La tradizione vuole che la chiesa di Sant'Alvise fu costruita nel 1388, per elargizione di Antonia Venier, e consacrata a san Ludovico, il vescovo di Tolosa, apparso in sogno alla giovane, ricchissima, veneziana. Sul portale della facciata –in mattoni a vista - è posta la statua di Sant’Alvise, ultimo resto della  decorazione originaria. L’interno, in una sola navata, fu rimaneggiato nel 600, mantenendo  l’originale “barco”,  cioè il coro sospeso per le monache, che vi accedevano direttamente attraverso il passaggio con l’adiacente convento.  Il soffitto piano è decorato da Antonio Torri e Pietro Ricchi con pitture di soggetto sacro.  Alla fine della parete destra, si trovano le tre famose grandi tele di Giambattista Tiepolo con scene della Passione di Cristo, che rappresentano: la Salita al Calvario, l'Incoronazione di spine e la Flagellazione. Poco più avanti  c’è  la tela attribuita a Pietro Damiani che rappresenta San Ludovico consacrato vescovo di Tolosa.
 
De qua e de là de l'acqua. questa è uno dei termini che a venezia indica l'ubicazione di un campo, di una calle, un monumento o una casa.
Il Canal Grande  divide  la città in due parti ("Canalasso" in venexiano): "De qua o de là", appunto.
Da abitazionemorosini è facile passare dall'altra parte del canale:
a piedi attraverso il ponte della stazione,
in vaporetto  (una sola fermata), oppure prendendo il traghetto in gondola tra il Fondaco dei Turchi e San Marcuola.
E dall'altra parte del canale l'itinerario è molto interessante: la chiesa di Santa Lucia, palazzo Labia che è anche sede Rai del Veneto, Ghetto nuovo e vecchio, Sinagoga, Strada Nuova, Sant'Alvise, Madonna dell'orto, la scuola grande della  Misericordia, Santi Apostoli, Teatro Malibran, San Giovanni e Paolo ....


Ca' Corner della Regina

Il ramo della famiglia Corner detto della Regina si era stabilito a Venezia a partire dalla seconda metà del ‘400. L'edificio dove i Corner risiedevano aveva la tipica struttura della "casa fondaco" rimaneggiata in epoca gotica.
All'inizio del Seicento i Corner decisero di rinnovare la propria dimora, affidando i lavori di restauro  a Tommaso Contin. Ma l'area a disposizione parve non essere adatta e soprattutto non reggeva il paragone con la viciba Ca' Pesaro
Così venne acquistata l’area viciniora  e nel 1724 ebbe inizio la costruzione del nuovo palazzo.
I lavori procedettero  velocemente tanto che la facciata risulta terminata in meno di tre anni.
E la facciata, ideata da Giandomenico Rossi, rappresenta la catatteristica peculiare della costruzione, impostata sull'altissimo bugnato che comprende il piano terra ed il mezzanio. L'effetto complessivo è di notevole slancio verticale.
Nel 1971 il palazzo (tra l’altro passato molte volte di proprietà) è divenuto proprietà della Cassa di Risparmio di Venezia che lo aveva destinato a Monte di Pietà.
Nel 1975 è stato ceduto ceduto alla Biennale. Attualmente ospita l'Archivio Storico delle Arti Contemporanee.


L'archivio storico è la struttura ad attività permanente che raccoglie il  patrimonio conservativo e documentale della Società di Cultura "La Biennale di  Venezia".
Fornisce servizi concernenti la documentazione, la conoscenza, la critica,  la ricerca e la sperimentazione nel campo delle arti contemporanee (arti visive,  architettura e urbanistica, cinema e televisione, musica, danza, teatro, mass media),  favorendo la circolazione del patrimonio conservativo della Biennale presso istituzioni,  associazioni culturali, scuole e università. È formato da: -  l'archivio storico - l'archivio documentario - il fondo manifesti - la biblioteca - la collezione spartiti e partiture - la collezione periodici - la fototeca - la cineteca - la  mediateca - il fondo artistico.